Neonata rapita a Cosenza, la dinamica dei fatti

27 Gennaio 2025
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Il 21 gennaio 2025, a Cosenza, una neonata di un giorno è stata rapita dalla clinica “Sacro Cuore”. Rosa 51 anni, fingendosi puericultrice, ha prelevato la piccola Sofia con la scusa di una visita pediatrica. La donna aveva simulato una gravidanza per nove mesi, condividendo anche post su Facebook riguardo alla nascita di un figlio. Dopo il rapimento, la polizia ha ritrovato la neonata nella casa della donna, addobbata per festeggiare l’arrivo del neonato.

La bambina è stata restituita ai genitori dopo circa tre ore. Rosa è stata arrestata con l’accusa di sequestro di persona, mentre suo marito, Moses, inizialmente fermato, è stato successivamente scarcerato poiché ritenuto ignaro del piano della moglie. Le indagini proseguono per chiarire tutti gli aspetti della vicenda, inclusi eventuali sopralluoghi precedenti nella clinica e le misure di sicurezza della struttura.

All’inizio tutto sembrava perfetto, e i familiari, legati da affetto, potrebbero aver creduto che fosse reale, anche solo per un breve periodo. Ma con l’intervento della polizia e le notizie emerse, queste certezze sono crollate.

Ospite della trasmissione Mattino5 News Sara Capoccitti risponde a Federica Panicucci:

“Capoccitti, ci saranno degli indagati per favoreggiamento secondo te? “ “Indagati per favoreggiamento non saprei. Io punterei molto sull’analisi dei telefoni per comprendere meglio la dinamica tra i due, poiché il comportamento di lei nelle videocamere è molto sbrigativo. È possibile che il marito non abbia notato questo comportamento sbrigativo, l’assenza di disagio fisico, che una partoriente mostra nelle prime ore? Sotto il profilo dell’indagine, forse l’analisi dei telefoni e dei dispositivi potrebbe dare qualche elemento in più”.

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